Nel Pdl pulizia etnica ai danni degli ex An con il sì di Fitto

"Fitto dice che in Puglia sono stati superati gli steccati tra ex di Forza Italia ed ex di An? Onestamente, dice il falso. Perchè, in Puglia e non solo in Puglia, ai danni degli ex An che pensavano di avere nel Pdl la loro casa è stata condotta una vera e propria operazione di pulizia etnica, una epurazione": il senatore Michele Saccomanno, eletto nel 2008 con il Pdl in Puglia ed ora candidato con Fratelli d'Italia alla Camera, replica così alle dichiarazioni dell'ex ministro pronunciate domenica a Lecce durante la presentazione delle liste del Pdl. E non è l'unica contestazione che Saccomanno muove a Fitto. "Forse non è stata sua l'idea di realizzare l'esclusione dalle liste del Pdl degli ex di An, però lui, da pretoriano, ha realizzato questa indicazione nazionale meglio degli altri. E nel dare esecuzione a questa indicazione nazionale ha dimostrato di essere rimasto solo il leader di Forza Italia, mentra noi di An pensavamo che fosse anche il nostro leader", aggiunge Saccomanno.

Il senatore brindisino ci tiene a sottolineare in ogni caso che "con la lista di Fratelli d'Italia di certo è alleata con il Pdl, che poi è una Forza Italia 2, ma non siamo la stessa cosa. Ci sono tante cose che ci distinguono.

Saccomanno aggiunge che "Fitto nel presentare le liste del Pdl ha parlato da leader del centrodestra, sbagliando perchè tale non è. Ancord di più sbaglia quando pensa di poter indicare già da ora, come ha fatto con il presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli, il candidato della coalizione per la guida della Regione. Per quel che ci riguarda, se esiste una coalizione pensiamo che il candidato debba essere individuato attraverso le primarie. E le primarie prima si fanno meglio è per tutto. Non può esistere che uno comanda e gli altri eseguono.

Il senatore ricorda ancora che nella fase di predisposizione delle liste il Comitato che decideva era composta solo da esponenti di Forza Italia: Alfano, Verdini, Gianni Letta, Bondi. "Voglio ricordare che neppure il sindaco di Roma, Alemanno, è riuscito a farsi ricevere dai quattro che preparavano le liste. Poi è accaduto che il Comitato che definiva le liste si è preoccupato di chiedere scusa a Scajola o al casertano Cosentino per la mancata candidatura. Nessuno si è preoccupato in Campania di chiedere scusa a personalità come l'ex sottosegretario Viespoli, solo perchè veniva da An. Tutto questo non è accettabile. Così come non è accettabile che si sia parlato tanto di meritocrazia e poi non se ne sia tenuto conto in alcun modo e si sia proceduto nella compilazione delle liste avendo in mente l'epurazione come criterio di scelta".

"Con la nascita di Fratelli d'Italia riteniamo di poter riprendere un percorso fatto di merito e di valori", conclude Saccomanno.

O. Mart. (Quotidiano di Puglia del 5 febbraio 2013)

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