"Il Ministro della Salute oggi ha fatto un bel discorso sul proposito di rendere la sanità migliore, ma è stata assolutamente poco incisiva e vaga. Partendo dalla proroga di sei mesi per l'intramoenia (nulla di nuovo sotto il sole!) non si può temporeggiare senza effettivamente intervenire sul problema. Grave la situazione della responsabilità professionale: il regolamento non aiuterà in modo concreto i medici a prevenire la medicina difensivistica e non aiuterà i pazienti a ottenere dal medico la parte migliore della professionalità."
Lo dichiara in una nota Michele Saccomanno, membro della Costituente regionale Puglia di Fratelli d'Italia e Presidente dell'Associazione Sindacale Chirurghi Ortopedici Traumatologi Italiani.
"Il decreto Balduzzi è stato approvato in emergenza per scelta del Governo Monti, c'erano i tempi per un secondo esame ma il Governo preferì parlare a vuoto di province da sopprimere saltando la seconda lettura del Senato. Lo stesso Ministro in Commissione Igiene e Sanità e pubblicamente in Aula, riconoscendo l'inadeguatezza del decreto che si andava ad approvare, si era impegnato ad accogliere significative richieste in materia di responsabilità. Si sarebbe dovuta realizzare un'assicurazione obbligatoria delle aziende e strutture sanitarie al fine di tutelare il personale sanitario dai pericoli di denunce e processi che minano il rapporto medico-paziente. La serenità del medico è la prima cosa per avere una sanità migliore e per tutelare la salute dei cittadini, ma ad oggi il medico ha paura di "fare il medico"! "
"Altra piaga che va affrontata con urgenza e che non ha bisogno di ulteriori passaggi parlamentari - continua - è la risoluzione del precariato in ambito sanitario attraverso i regolamenti richiesti dalla legge Fornero. Medici cinquantenni sono ancora precari e le banche negano loro il diritto a un mutuo per la propri casa. Le stesse banche iper tutelate dal Governo Monti. Chiediamo infine impegni concreti e non proroghe sine die sugli Ospedali Psichiatrici Giudiziari in sede di conversione del decreto in discussione alla Camera."
Conclude: "Siamo certamente fiduciosi che la sensibilità e la forza di decisione del Ministro incideranno per rendere più unitario e omogeneo da Nord e Sud, su tutto il territorio il diritto alla salute."