Fratelli d'Italia è l'unico partito che ha avuto realmente una crescita. Il centrodestra ha perso perché non era unito. Abbiamo assistito ad una finzione: siamo stati amputati dalla presenza leghista. C'è stato un crollo del Carroccio.
La sconfitta sonora a Bari?
Lì il leader della sinistra è Decarlo, politi così poco progressista e molto liberale. E' sempre in tv, e si caratterizza per correttezza: è stato un grande supporto di Emiliano. Poi ha pesato la rivalità Bari-Lecce, danneggiando anche Fitto. Ma l'eurodeputato perde anche a Lecce, perché gli ex fittiani passati al Carroccio sono stati la sua antinomia concreta.
Che fare?
Ci vuole adesso la costruzione di uno spazio culturale: la Meloni interviene con puntualità, ma deve rafforzare la propria presenza progettuale con nuove visioni per la Puglia.
Gazzetta del mezzogiorno, 21 ottobre 2020
"Fino a ieri il governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha blandito i medici chiamandoli 'eroi' ma il suo comportamento dimostra di non averlo mai pensato perché con l'ordinanza n. 49 del 3 maggio scorso, contenente le misure per la fase 2, ha escluso l'intramoenia. Noi ortopedici ci sentiamo offesi e presi in giro perché in questo modo non si riducono le liste di attesa ma si aumentano. E non vogliamo che ci venga addebitata alcuna colpa".
Ad affermarlo è Michele Saccomanno, presidente del sindacato degli ortopedici Nuova Ascoti. ''Un primo tema da affrontare nella fase 2 dell'emergenza Covid-19 era la carenza di personale. Presidente Rossi, il legame professionale creato tra chi, anche in libera professione intramoenia, offre le proprie capacità e coloro che 'corrono' in Toscana da altre regioni rappresenta la ricchezza di un'alleanza terapeutica tra pazienti e medici. Lei la interrompe con questa improvvida ordinanza'', aggiunge Saccomanno.
''Alla Fnomceo, ai sindacati, a Cittadinanza Attiva, chiediamo di difendere unitariamente questa ricchezza della sanità pubblica toscana. Gridiamo insieme contro questa intollerabile ordinanza, chiedendo al Consiglio Regionale di intervenire per revocare un provvedimento che mortifica ed umilia chi dai cittadini è ancora visto come l'unica risorsa per uscire da questa crisi'', conclude Saccomanno.
La Nuova Ascoti richiama il Governo, i presidenti delle regioni e i direttori generali delle Asl al rispetto della salvaguardia della salute, della vita degli operatori sanitari e delle loro famiglie. Gli ortopedici sono al fronte con tutti gli altri. La popolazione ci chiama eroi, ma chi ci governa non puo' trasformarci in martiri. Pretendiamo di essere tutelati, seconde le migliori pratiche internazionali, nello svolgimento del nostro lavoro. Del fatto che abbiamo il migliore Servizio Sanitario al mondo la politica se n'e' fregiata, ma dobbiamo essere trattati con dignita', e non mandati allo sbaraglio". E' quanto scrive in una lettera aperta Michele Saccomanno, presidente della Nuova Ascoti, a nome di tutti gli ortopedici italiani. "Secondo le direttive OMS ogni lavoratore sanitario dovrebbe avere una scheda-intervista della ASL per stabilire la categoria di rischio del medico: se sia stato nella stessa casa o stanza con pazienti successivamente positivi al Covid-19 o se si sia mai incontrato a meno di un metro con questi - aggiunge Saccomanno - In questi casi il medico va considerato come tutti gli esposti al possibile contagio e, quindi, va ricostruita la sua storia personale con le proprie patologie e le modalita', inclusi i contatti accidentali con liquidi biologici, annotando la frequenza degli incontri e valutando il tipo di protezione usata durante tutti i possibili contatti.
Per l'ortopedico, cui il traumatizzato arriva per trasferimento - sottolinea il presidente Saccomanno - e' fondamentale che le direzioni sanitarie abbiano definito e controllato le procedure per la valutazione del grado di rischio del paziente. L'ortopedico in ambulatorio e nelle consulenze in Pronto Soccorso deve essere messo in condizione di agire in sicurezza, con dotazioni di DPI adeguate, in un approccio che e' sempre molto di contatto e manuale. Un approccio chirurgico che frequentemente in sala operatoria ha bisogno del coinvolgimento di piu' soggetti e l'attenzione alle dotazioni di protezione non puo' avere precarieta' per nessun operatore coinvolto, pena il pericolo per tutti". "Si dovra' controllare che ospedali pubblici e privati blocchino gli interventi non urgenti per ridurre i possibili contagi, verificando che non vi siano ritorsioni sul personale per mancato ossequio ad indirizzi non rispettosi della legge da parte delle diverse direzioni - continua la lettera - Negli ospedali pubblici e privati devono essere eseguiti solo trattamenti ambulatoriali e di ricovero non differibili, come indicato dagli indirizzi ministeriali. I pazienti visitati in questo periodo devono essere tracciabili per almeno i successivi 14 giorni a tutela del personale sanitario venuto a contatto". "Anche al fine di evitare interventi inappropriati, richiediamo che gli ortopedici siano utilizzati secondo la propria specializzazione. Dove si richiedesse, per l'emergenza, una disponibilita' in una differente disciplina, dovra' essere prevista, con formale ordine di servizio, anche manleva da responsabilita' professionale, tranne che per dolo, rinunciando ad ogni possibile rivalsa", conclude Saccomanno.
Il Comune di Torre Santa Susanna è da secoli un luogo simbolo della lavorazione dell’oro verde. Nei suoi frantoi, infatti, veniva lavorato oltre il 60% delle olive di tutta la regione. L’inaugurazione del Museo dell’olio, fortemente significativa per questo territorio e per tutta la regione, in uno degli anni non facili per la produzione e l’economia della filiera olivicola, rappresenta uno stimolo a guardare avanti.
Grazie al museo, che si trova in parte su un antico frantoio ipogeo, i visitatori potranno ripercorrere e rivivere, attraverso sale multimediali appositamente attrezzate, il ciclo di produzione dell’olio.
E' un progetto che punta a sviluppare piani formativi integrati per affrontare le difficoltà e le sfide del mercato, creare un turismo educativo e sostenibile e avere positive ricadute occupazionali.
Al crocevia di tre importanti province, Brindisi, Lecce e Taranto, Torre Santa Susanna sorse probabilmente come avamposto e difesa della vicina Oria e ancora oggi rappresenta un luogo strategico di sviluppo di tutta l’area. Torre Santa Susanna divenne famosa a partire dal secolo XVI per i suoi frantoi ipogei, costruiti nella roccia in granai preesistenti. Tre di questi sono conservati in perfette condizioni e visitabili ancora oggi.
Vogliamo far conoscere la storia di Torre in tutto il mondo. La produzione di olio è uno degli asset economici principali della provincia di Brindisi e della Puglia perché è trasversale ad altri settori come il turismo, enogastronomia, la cultura.
Una due giorni per raccontare la storia dell’olivicoltura pugliese e la centenaria leadership nel mercato oleario italiano, che culminerà nell’inaugurazione del museo dell’olio “Molo” e nella presentazione della Guida agli Extravergini 2019, attraverso 548 aziende e 750 oli di qualità, si terrà a Torre Santa Susanna (Brindisi), venerdì 21 e sabato 22 giugno prossimo. L’iniziativa si svolgerà in collaborazione con Slow Food.